IL RIONE ATTORNO ALLA SUA CHIESA
Si rinnova alla fine di gennaio l’appuntamento con la festa della Confraternita di San Paolo.
Il titolo che a partire dai primi anni ‘70 i confratelli hanno dato alla loro festa, UN RIONE ATTORNO ALLA SUA CHIESA, sta a significare lo scopo che si vuole raggiungere con un appuntamento che potrà sembrare fuori dal tempo, ma che, invece, è di un’attualità significativa: coinvolgere attorno alla chiesa della confraternita la gente del rione.
Accanto a questo obiettivo un altro con altrettanto valido e importante significato e cioè quello di inserire la festa rionale nel contesto di una ecclesialità parrocchiale sempre più sentita e non più riservata a pochi intimi.
Infatti c’é una domanda latente che molti si pongono, nell’era della globalizzazione: che significato assumono oggi queste forme di associazionismo che hanno superato i quattrocento anni di età e che si chiamano Confraternite?
La risposta sta scritta statuti delle Confraternite, statuti che resistono al passare del tempo,
Nella Costituzione Tredicesima approvata dal XVI Sinodo Diocesano al capitolo 4 si legge che la “nostra Chiesa Vigevanese si esprime e si articola in molte comunità” ed in particolare al punto 4.5 “le piccole comunità e i gruppi ecclesiali radunati sulla base di affinità e di desiderio di intensa esperienza comunitaria. Sono una forma di partecipazione alla vita e alla missione della Chiesa di cui interpretano il mistero di comunione e di missione. Sono chiamati a vivere come cellule delle comunità parrocchiali e diocesane”.
La Confraternita di San Paolo vive la realtà parrocchiale gambolese sia attraverso la celebrazione eucaristica domenicale, sia attraverso gesti di carità e solidarietà verso il prossimo.
Oltre a quello di curare e zelare il culto religioso, quello di curare, e con non pochi sforzi, la conservazione di una chiesa di inestimabile valore storico e religioso.
L’appuntamento annuale con le festa della Confraternita vuole porre in evidenza anche gli sforzi, che non sono pochi, a cui si sottopongono i Confratelli per la conservazione della chiesa di inestimabile valore storico e religioso.
L’ultimo capitolo di questa storia è stato scritto nei mesi scorsi: il restauro del campanile della chiesa.
Un intervento economico notevole per la Confraternita, circa 50 mila euro, che è stato possibile realizzare grazie all’intervento della Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia Onlus e della Fondazione Cariplo e alla generosità di tanti privati cittadini.
Ed infine per ultimo, ma non ultimo, il messaggio che la Confraternita intende lanciare, e cioè che le Confraternite per la loro natura e per la loro tradizione non potranno mai aderire ad iniziative e manifestazioni che non abbiano un loro spirito di ecclesialità.
Al contrario devono insistere perché il loro messaggio di carità e solidarietà possa lievitare in un maggior numero di gambolesi.
Giuseppe Maestrone